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Windows 10, parte 10.

Windows 10: spiegazioni pratiche.

Decima parte: approfondimento di alcune delle funzionalità per semplificare l’utilizzo del sistema operativo.

Eliminare password all’avvio e quando il sistema va in Stand-by.

Per quale motivo mettiamo una password all’avvio di Windows?

Mettere in un PC la password all’avvio del sistema è una delle cose che risulta indispensabile quando si usa un computer sul quale ci sono dei dati sensibili e lo si usa dove ci sono altre persone alle quali non desideriamo far mettere il naso nelle nostre cose, come ad esempio in ufficio.

Anche con Windows 10, per aumentare la sicurezza e proteggere maggiormente i dati personali, la Microsoft ha deciso di richiedere una password ad ogni avvio del sistema operativo.

Questa protezione non serve a tutti, anzi, soprattutto per un disabile visivo che usa uno screen-reader, potrebbe essere un ostacolo non da sottovalutare. infatti, è molto fastidioso inserire una password ad ogni avvio di Windows o quando il computer va in stand-by.

Ecco di seguito come procedere per rimuovere la password in entrambi i casi.

Eliminare l’immissione della password all’avvio di Windows 10:

1. Incolliamo la parola “netplwiz”, senza le virgolette, all’interno del campo di ricerca di Windows 10 che si apre con il tasto Windows e premiamo Invio.

2. Si apre immediatamente la schermata Account Utente.

3. Qui possiamo disattivare, quindi togliere la spunta alla casella di controllo “Per utilizzare questo computer è necessario che l’utente immetta nome utente e password”.

4. Premendo tab, ci portiamo sul pulsante Applica e premiamo invio.

5. Ci viene chiesto il nome utente del computer e due volte la password. Immettiamo i dati necessari, quindi, nome utente, quello che è indicato nella prima icona del desktop, ammesso che sono state rese visibili sul desktop tutte le icone. Per esempio, il mio utente è Nunziante. Con tab, ci portiamo sul pulsante OK, lasciando vuoti i campi della password e conferma password, e premiamo invio. Ancora tab fino al pulsante Ok e premiamo invio.
6. Premiamo ripetutamente alt più F4 per chiudere tutte le finestre.

Abbiamo terminato la procedura per eliminare questo controllo che chi ne ha bisogno può mantenere. Se è stato fatto tutto come spiegato, non ci verrà più richiesta una password all’avvio di Windows.

Spegnere realmente il computer.

Se ti chiedessi: “Quando viene spento il tuo computer con Windows 10, sei certo di spegnerlo veramente?”.

Cosa mi risponderesti?

Personalmente, quando me lo hanno chiesto sono rimasto un poco perplesso, ma poi ho risposto di si.

Quando si fa una domanda del genere, avviene sempre la stessa cosa; la maggior parte delle persone pensa che le vuoi prendere in giro. Infatti, si tratta di fare una cosa semplice, portarsi sul desktop con Windows più M, premere alt più F4, scegliere il pulsante per spegnere il sistema e premere invio. Tutte operazioni semplici da fare, con il risultato che il computer arresta il sistema operativo e spegne il monitor.

In realtà questa operazione con questo sistema operativo non è proprio corretta per spegnere veramente il computer. Infatti, per agevolare la funzione di Avvio Rapido, la Microsoft ha dotato tutti i computer con sistema operativo Windows 10 di un sistema che non spegne realmente il computer se scegliamo di arrestarlo con il solito comando, ma semplicemente lo mettiamo in letargo, come con i sistemi precedenti si metteva la macchina in modalità ibernazione.

In questo modo, al successivo avvio, il computer impiegherà pochissimo per riaccendersi ed essere operativo.

Questa funzione di avvio rapido, in inglese Fast Boot o Hybrid Boot, è stata inserita dalla Microsoft già nei sistemi operativi Windows 8, solo che con Windows 10 è stata impostata non più come da scegliere, ma come predefinita e all’insaputa della maggior parte degli utenti.

Eseguire l’arresto completo del computer è abbastanza semplice da fare e tutti ci riescono, ma bisogna essere a conoscenza di quello che in realtà avviene.

Prima di capire come eseguire un arresto completo è necessario chiarire le differenze che ci sono tra spegnimento ed ibernazione, perché le differenze non sono poche e sono d’altronde anche sostanziali.

Con il processo di spegnimento reale di un Computer, detto in modo molto semplificato, Windows chiudi eventuali programmi ancora aperti, spegne il sistema operativo, mettendolo da stato di esecuzione in stato di fermo, dopo di che, toglie la corrente ai circuiti elettrici di tutta la macchina.

Dallo stato di spento allo stato operativo che ci consente di usare i programmi, non appena daremo corrente tramite il pulsante di accensione ai suoi circuiti elettrici, la macchina avrà i suoi tempi, necessari per caricare prima il BIOS, poi il sistema operativo, poi tutti i servizi ed infine tutti i programmi che devono essere in esecuzione, per mostrarci infine il desktop.

Quando Windows viene ibernato o viene sospeso, prima di spegnere i circuiti elettrici della macchina, il sistema operativo salva su disco lo stato del sistema in quel momento, compreso eventuali file aperti in elaborazione, tutti i programmi avviati e ancora aperti, e tutte le impostazioni di quel momento.

Il salvataggio sul disco rigido praticamente dell’immagine dello stato della macchina, consente di poter riprendere rapidamente il lavoro dal punto in cui lo si era interrotto, caricando i dati memorizzati sul disco, senza caricare nulla da zero ed avviando il sistema in maniera molto rapida.

Con Windows 10 che ha di default questa funzione di avvio rapido, siamo tutti convinti di spegnere a tutti gli effetti il computer, ma è un po’ come se lo stessimo ibernando, perché, come detto sopra, in pratica non si spegne.

Volendo fare uno spegnimento vero e un riavvio da zero della macchina che ha come sistema operativo Windows 10, soprattutto quando abbiamo dei problemi di errori sporadici e desideriamo veramente resettare tutto, ecco come procedere: riavviare il computer e non arrestarlo, quindi, andiamo sul desktop, premiamo alt più F4, scegliamo riavvia il sistema e premiamo invio.

In pratica, facendo un riavvio, Windows è costretto ad eseguire uno spegnimento completo della macchina, cancellando dalla memoria lo stato che aveva salvato sul disco per un riavvio rapido.

Difficile? Direi proprio di no.

Non è per caso che Microsoft ha preso una tale decisione perché comunemente la prima cosa che fanno gli utenti quando una macchina da problemi è quella di riavviarla? Non sempre è così e non tutti gli utenti sono avvezzi a riavviare la macchina quando ha qualche problema.

Se invece volessimo spegnere un computer con Windows 10 realmente, basta eseguire una delle due soluzioni che seguono:

1. Tenere premuto il tasto shift sulla tastiera mentre si da al computer uno dei comandi di spegnimento con il mouse o la tastiera.

2. Tramite prompt dei comandi, digitare il comando shutdown /s /f /t 0 e premere invio.

Assistente vocale e parere personale in merito.

Allegato a questa guida pratica di utilizzo di Windows 10, ho reso disponibile anche il corso pratico per l’assistente vocale di questo sistema operativo.

In merito a questo ormai completo screen-reader in giro si legge tutto ed il contrario di tutto, anche eresie, soprattutto dalle persone che pensano e sono convinte di essere ben informate. Molto spesso, però, proprio da questo tipo di persone si leggono le cose più assurde e, soprattutto per coloro che sono meno esperti, costoro fanno il danno maggiore.

Ciò premesso, consiglio di tralasciare quello che si legge in giro in merito allo screen-reader che Windows 10 già contiene, se non lo ha scritto qualcuno che lo sta usando realmente come sto facendo io e non scrive le cose per sentito dire. Purtroppo, ci sono persone che non riescono a comprendere che, se non sono informate correttamente, tentando di dare un aiuto, fanno solo danno. In giro, non ci sono solo discordanze sulla sua completezza di screen-reader, ma ci sono anche delle illazioni sul suo funzionamento.

Come avete potuto constatare dal corso della Microsoft che ho adattato per rendere più chiari l’utilizzo, spiegando praticamente i comandi da usare, questo screen-reader è già un buon software. Sono più che convinto che, se lo usassimo tutti e se tutti inviassero dei riscontri e delle segnalazioni alla Microsoft, in poco tempo avremmo uno strumento eccezionale alla pari di VoiceOver per i Macintosh.
Pensateci!

Esecuzione automatica e avvio di un software all’avvio del computer.

Esecuzione automatica.

In Windows 10, non essendoci il menu avvio tradizionale, si potrebbe rimanere spiazzati dal fatto che manchi quella cartella di “Esecuzione Automatica” dove trovare i programmi che si avviano automaticamente all’accensione del computer, per eliminarne l’avvio, oppure, per inserire un collegamento ed avviarne qualcuno di nostro interesse.

In realtà, Windows 10 ha integrato un modo semplice per gestire l’avvio dei programmi in modo automatico nel task manager.

Premere quindi shift più control più escape nel desktop per andare in Gestione Attività e spostarsi con control più tab alla scheda Avvio, per controllare quali processi e applicazioni sono in esecuzione automatica.

Per ogni voce dell’elenco si può vedere, nell’ultima colonna, l’impatto sul tempo di caricamento iniziale del computer.

Premendo col tasto destro su uno dei nomi è possibile vedere quale file viene avviato, le proprietà del programma e, se si vuole, si può disabilitare l’avvio automatico.

In qualsiasi momento le varie voci disabilitate possono essere riabilitate con la stessa procedura.

In Windows 10 la scheda Avvio del task manager non è altro che la stessa finestra di configurazione che nelle altre versioni di Windows era in MSConfig. Anche con questo comando si può raggiungere la stessa scheda di impostazioni di avvio automatico, quindi, premendo il tasto Windows e scrivendo msconfig.exe e premendo invio, si apre la multischeda nella quale troviamo anche la scheda Avvio.

La domanda che rimane aperta è: come aggiungere un programma in esecuzione automatica?

La famosa cartella Esecuzione automatica che si trovava nel menu avvio nelle precedenti edizioni di Windows non è stata eliminata, esiste ancora nel seguente percorso:

%AppData%\Microsoft\Windows\Start Menu\Programs

Si può copiare e incollare questo percorso nel campo editazione di esegui che si apre con la combinazioni di tasti Windows più R. Dentro alla cartella che si apre, si trova la cartella Esecuzione automatica che contiene i collegamenti ai programmi che si avviano automaticamente con l’accensione del computer ed il caricamento di Windows.

Precisamente il percorso è il seguente:

C,
Users,
nome profilo, generalmente corrisponde al nome utente. Per me Nunziante.
AppData,
Roaming,
Microsoft,
Windows,
Start Menu,
Programs,

E qui troviamo la cartella Esecuzione automatica. Basta creare un collegamento ad un file o ad un programma e copiarlo dentro questa cartella per fare in modo che esso sia avviato all’accensione del computer.

C’è anche un’altra cartella di Esecuzione automatica in Windows 10 nel seguente percorso:

C,
ProgramData,
Microsoft,
Windows,
Start Menu,
Programs,
E in questa cartella troviamo la cartella Esecuzione Automatica.

In questo caso, i collegamenti che si copiano nella cartella, vengono caricati all’avvio di Windows per qualsiasi utente. Se il computer è usato da un solo utente, non ha importanza quale cartella si usa.

Per fare prima ed accedere direttamente alla cartella di esecuzione automatica per il singolo utente, si preme la combinazione di tasti Windows più R, si scrive: “shell:startup” senza le virgolette e si preme invio.

Oppure, per la cartella esecuzione automatica per tutti gli utenti, scriviamo “shell:common startup” senza le virgolette e premiamo invio.

Ecco come si esegue in pratica questa operazione:

1. Prepara il collegamento al file eseguibile del programma da far avviare in automatico. Va bene anche l’icona del desktop, la puoi anche creare o la copi direttamente se ne hai già creata una.

2. Ti posizioni sul collegamento o sulla icona e copi con control più C.

3. stando sul desktop, premi Windows più R, per aprire esegui e sei sul campo editazione per eseguire da riga di comando.

3. Scrivi shell:startup oppure shell:common startup e premi invio.

4. Si apre la cartella esecuzione automatica.

5. Incolla con control più V il file del collegamento.

6. Chiudi con alt più F4.

Se tutto è stato eseguito correttamente, all’avvio del computer viene eseguito anche il programma di cui abbiamo copiato il collegamento nella cartella Esecuzione automatica.

Esegui e comandi da riga di comando.

Questo campo editazione che abbiamo sempre usato nelle versioni precedenti del sistema operativo per eseguire comandi da tastiera, quello che si chiama Esegui, lo hanno un po’ nascosto in Windows 10, perché si può usare anche il campo editazione che si apre con il tasto Windows, praticamente quello che apre il Menu Avvio. Infatti, se si preme il tasto Windows e si scrive un comando, premendo invio, tale comando viene eseguito e avviene quello che sarebbe avvenuto se tale comando lo avessimo digitato nel campo esegui. Come ti rendi conto da solo, è ancora più semplice.

Come abbiamo visto anche sopra, il campo esegui si apre premendo la combinazione di tasti Windows più R.

Attenzione: devono essere visibili i file e le cartelle nascoste dalla finestra Opzioni modifica file del Pannello di controllo, nella scheda Visualizzazione.

Rendere un programma come predefinito.

Molto spesso capita che qualche programma di quelli che usiamo tutti i giorni, ad esempio quelli di posta o quelli per la navigazione Internet, ci diano problemi di utilizzo e che si abbia bisogno di rendere predefinito un altro programma.

Di seguito vedremo come rendere predefinito Mozilla Firefox al posto di Microsoft Edge.

Ecco la procedura:

1. Aprire il pannello di controllo.

2. Accertarsi che sia stata impostata la modalità di visualizzazione ad icone piccole.

3. Cercare Programmi predefiniti e premere invio.

4. Con il tasto tab, cercare imposta programmi predefiniti e premere invio.

5. Si apre la finestra per le impostazioni e dopo qualche secondo, il tempo dipende dalla potenza del computer, memoria RAM e velocità del processore, ci troviamo sul pulsante email, seguito dal nome del programma predefinito al momento.

6. Con il tasto tab, ci spostiamo su una serie di pulsanti che sono tutte le possibilità che abbiamo per scegliere i programmi predefiniti. In pratica, ogni pulsante è una categoria di quelli installati e per ognuno, è indicato quello predefinito al momento.

7. Con tab, ci spostiamo sul pulsante che ci indica in questo caso Browser Web, Microsoft Edge, e premiamo barra spazio o invio.

8. Si apre una nuova finestra, precisamente sembra essere una popup, con la quale possiamo scegliere quale applicazione rendere predefinita tra quelle installate.

9. con il tasto tab, ci spostiamo su una serie di pulsanti, uno per ogni applicazione. Sul mio computer ho trovato Internet Explorer, Microsoft Edge, Google Chrome, Mozilla Firefox, Opera Internet Browser e il pulsante per cercare altre applicazioni sullo Store di Microsoft.

10. Basta spostarsi con tab su quella che ci interessa, in questo caso, Mozilla Firefox, e premere la barra spazio o il tasto invio per attivare il relativo pulsante, rendendo l’applicazione predefinita.

11. ci troviamo di nuovo sul pulsante che avevamo premuto, dove Jaws ci leggerà il nome del Programma predefinito per questa funzionalità, quindi, Browser Web, Mozilla Firefox.

12. Abbiamo concluso la procedura. Con alt più F4, chiudere tutte le finestre aperte.

Ripetere per tutte le funzionalità che interessano, in modo da avere le applicazioni che desideriamo usare come predefinite.

Registrazione con il microfono e la webcam predefiniti di Windows 10.

Quando sul computer abbiamo installato microfono e webcam, usando determinati software possiamo creare a nostro piacimento file audio e file video, per le nostre necessità.

Fino a quando ho usato Windows 7, per registrare la mia voce e quello che viene emesso dagli altoparlanti del computer, ho sempre usato cDex. Con Windows 10, non ho avuto tempo di verificare per quale motivo cDex non mi funziona bene e registra a voce bassa, ma avendo trovato la soluzione che ti indico di seguito, non ci ho più pensato e non uso più questo programma quando devo registrare qualche file audio o qualche file video con spiegazioni da fornire quando mi vengono chieste.

In questi mesi di pandemìa è stato necessario utilizzare le piattaforme che consentono di fare riunioni e conferenze on line. Queste piattaforme, io utilizzo Zoom Meeting e Google Meet, tra le altre cose che consentono, ci offrono la possibilità di registrare le riunioni alle quali si partecipa. Se la riunione la organizziamo noi, non avendo bisogno di permessi, possiamo decidere di registrare l’audio o il video della nostra riunione. Avendo questa possibilità, di seguito ti spiego come fare se hai installato Zoom Meeting. Con questo software installato e con un account registrato, fare come segue:

1. Apri Zoom Meeting.

2. Avvia la tua riunione personale, andando in riunioni, ti posizioni sul comando avvia la riunione e premi invio.

3. La riunione è aperta e il computer si predispone per poter utilizzare la webcam ed il microfono per poter partecipare alla riunione. In riunione sei da solo.

4. Con tab, vai a cercare il comando per abilitare la registrazione della riunione e premi invio per attivare.

5. Se ti serve solo l’audio, con tab ti sposti sul comando per abilitare il video e ti accerti che tale comando sia disattivato.

Da questo momento, tutto quello che viene captato dal microfono, compreso quello che viene emesso dagli altoparlanti del computer e i suoni ambientali, viene registrato provvisoriamente sul sito di Zoom Meeting e, alla fine della riunione, viene salvato in un file audio solo quando decidi di chiudere la riunione di Zoom Meeting.

Tale file viene salvato in una cartella con nome Zoom che il programma posiziona nella cartella documenti.

Problemi degli aggiornamenti.

Il servizio Windows Update, in Windows 10, come in tutte le versioni di questo sistema operativo, è uno strumento che aiuta l’utente a mantenere il computer aggiornato. Gli aggiornamenti non servono solo alla sicurezza, ma anche alla risoluzione dei problemi che si verificano nell’utilizzo del sistema operativo.

In Windows 10, basta non disattivarlo o non posticipare questo servizio di sistema, in modo che si ricevono in automatico da Microsoft gli aggiornamenti necessari per la sicurezza e quelli importanti per il funzionamento ottimale del sistema operativo. Inoltre, sempre in modalità automatica, vengono aggiornati anche i driver per il buon funzionamento dell’l’hardware installato sulla macchina.

Quando tutto funziona, il più delle volte non ci accorgiamo nemmeno che il computer viene aggiornato, ma non è difficile che qualche installazione di programma o qualche aggiornamento non va per il verso giusto e ci ritroviamo con avere gli aggiornamenti da installare ad ogni riavvio o spegnimento della macchina.

Quando capita una evenienza del genere e gli aggiornamenti non vengono installati, abbiamo due modi per ripristinarne il funzionamento. Infatti, Windows 10 possiede, integrato nel sistema operativo, uno strumento molto semplice per risolvere il problema. Questa funzionalità si raggiunge in due modi:

– Dal pannello di controllo, impostando la visualizzazione su icone piccole e cercando risoluzione dei problemi.
– Digitando risoluzione dei problemi nel campo editazione per la ricerca che si apre premendo il tasto Windows.

Ecco come fare:
1. Nel campo di editazione per la ricerca che si apre con il tasto Windows, digitare Risoluzione dei problemi e premere invio. In alternativa, aprire il Pannello di controllo, impostare la visualizzazione su icone piccole, cercare Risoluzione dei problemi e premere invio.

2. Premere tab fino a trovare Sistema e sicurezza e premere invio.

3. Con tab, cercare di nuovo risoluzione dei problemi e premere invio.

4. Con tab, cercare Risolvere i problemi relativi a Windows Update e premere invio.

5. Con tab, cercare il pulsante Avanti e premere invio.

6. Attendere che la procedura rilevi i problemi.

7. Se vengono rilevati dei problemi, con tab, portarsi sul comando per le correzioni disponibili e premere invio.

8. Verificare che Windows Update sia ripartito. Se è stato ripristinato il regolare funzionamento degli aggiornamenti, la procedura richiederà di riavviare la macchina.

Nota bene: se tutto è stato fatto correttamente, quando si spegne il computer o lo si riavvia, non comparirà sempre la richiesta di aggiornare, ma tale richiesta si presenterà solo quando sono da fare realmente degli aggiornamenti.

Se dopo aver eseguito quanto sopra non vengono installati gli aggiornamenti, sarà necessario eseguire una seconda procedura che consiste nel resettare e riavviare tutti i componenti di Windows Update.

Per resettare e riavviare tutti i componenti del servizio Windows Update, fare come segue:

1. Digitare nel campo editazione per la ricerca che si apre con il tasto Windows, CMD.

2. Premere il tasto applicazioni, selezionare Esegui come amministratore e premere invio.

3. Digitare i comandi che seguono, scrivendoli uno alla volta e premendo per ognuno il tasto invio per confermare.

Comando:

sc sop bits

e premere invio.

Comando:

sc stop wuauserv

e premere invio.

Comando:

sc stop appidsvc

e premere invio.

Comando:

sc stop cryptsvc

e premere invio.

4. Windows Update, per funzionare correttamente, ha bisogno di alcuni file DLL che devono funzionare correttamente. Per ripristinare il funzionamento corretto di questi file, dal prompt dei comandi già aperto, digitare i seguenti comandi seguiti da invio:

regsvr32.exe /s atl.dll

regsvr32.exe /s urlmon.dll

regsvr32.exe /s mshtml.dll

regsvr32.exe /s shdocvw.dll

regsvr32.exe /s browseui.dll

regsvr32.exe /s jscript.dll

regsvr32.exe /s vbscript.dll

regsvr32.exe /s scrrun.dll

regsvr32.exe /s msxml3.dll

regsvr32.exe /s msxml6.dll

regsvr32.exe /s actxprxy.dll

regsvr32.exe /s softpub.dll

regsvr32.exe /s wintrust.dll

regsvr32.exe /s dssenh.dll

regsvr32.exe /s rsaenh.dll

regsvr32.exe /s cryptdlg.dll

regsvr32.exe /s oleaut32.dll

regsvr32.exe /s ole32.dll

regsvr32.exe /s shell32.dll

regsvr32.exe /s wuapi.dll

regsvr32.exe /s wuaueng.dll

regsvr32.exe /s wups.dll

regsvr32.exe /s wups2.dll

regsvr32.exe /s qmgr.dll

regsvr32.exe /s wudriver.dll

5. Visto che potrebbe essere stata compromessa anche la rete da qualche virus o da un aggiornamento precedente, bisogna ripristinare anche quella, quindi, sempre nella finestra del prompt dei comandi, digitare i seguenti comandi e, per ognuno, premere il tasto invio:

ipconfig /flushdns

netsh winsock reset

netsh winsock reset proxy

6. Per pulire la cache di Windows Update, sempre dal prompt dei comandi, basta digitare i seguenti comandi seguiti da invio:

rmdir %systemroot%\SoftwareDistribution /S /Q

rmdir %systemroot%\system32\catroot2 /S /Q

7. A questo punto, per ripristinare come all’origine i servizi disattivati ad inizio di questa procedura, sempre dal prompt dei comandi, digitare i seguenti comandi seguiti da invio:

sc start bits

sc start wuauserv

sc start appidsvc

sc start cryptsvc

8. La procedura è terminata, quindi, riavviare la macchina per rendere effettive le modifiche eseguite.

9. Se tutto è stato eseguito come descritto sopra, è stato riparato il sistema degli aggiornamenti di Windows 10.

Nota bene: da questo momento, siccome in genere il ripristino avviene con la prima procedura, Windows Update funzionerà e aggiornerà il sistema operativo ogni qualvolta Microsoft mette a disposizione degli aggiornamenti.

Nel caso fosse necessario procedere con la seconda procedura, consiglio di farla fare ad una persona esperta, soprattutto se non si è molto pratici delle impostazioni del sistema operativo.

Connessione Internet con la funzione outspot di uno smartphone.

Quando si ha bisogno della connessione ad Internet per un notebook, quando lo si usa in mobilità, o anche per un computer fisso a casa, perché magari la linea ADSL non funziona e ci serve la connessione, si può sfruttare, avendola, la connessione di uno smartphone, iPhone o Android.

Nota bene: poiché occorre avere la connessione WiFi attiva, il computer deve avere attiva questo tipo di connessione, quindi, se questa connessione la dobbiamo usare con un computer fisso, tale computer deve avere la connessione WiFi, altrimenti occorre una interfaccia WiFi per consentire al computer di connettersi allo smartphone. Queste interfacce sono poco più grandi di una comune pendrive USB e non costano molto, sicuramente meno di 50 Euro.

innanzitutto, non è difficile collegare uno smartphone al proprio computer per farlo diventare una connessione ad Internet, ma ti avverto che ti devi accertare che il tuo provider di servizi ti consenta di farlo senza pagare a parte questo servizio e, se te lo concede gratuitamente, ti devi accertare che la quantità di traffico dati che il tuo gestore ti consente sia sufficiente per il traffico dati che ti serve. Se tale traffico non è sufficiente, puoi acquistare del traffico aggiuntivo, oppure puoi chiedere una offerta con del traffico maggiore.

Tenendo presente quanto suddetto, vediamo come fare per creare e configurare un hotspot personale su un iPhone e come collegarsi ad esso con un Pc con Windows 10.

Attenzione: anche se la procedura viene spiegata per un iPhone, vale anche per i dispositivi Android, tenendo presente che l’hotspot personale si trova in posizione diversa nelle impostazioni.

Su iPhone, apri l’app Impostazioni di iOS e fai doppio tocco su Hotspot personale .

Nella schermata Hotspot personale , fliccando a destra trova ed attiva con doppio tocco il controllo Consenti agli altri di accedere .

Fliccando con un dito verso destra, trovi il campo password che contiene già una password. La puoi memorizzare per usarla successivamente, oppure fai un doppio Tocco sul campo editazione della Password Wi-Fi e inserisci una nuova password. Per chiarezza, questa password verrà chiesta agli altri dispositivi per connettersi all’iPhone.

Per informazione, sappi che puoi connettere il tuo Pc all’hotspot personale di iPhone anche tramite Bluetooth o cavo USB, ma via Wi-Fi è sicuramente l’opzione più comoda e più performante in termini di velocità.

Vediamo di seguito come usare questa connessione che ora è disponibile per chiunque abbia la password vista sopra.

Su un notebook o su un computer fisso dotati di connessione WiFi, portarsi nel system trai, cercare l’icona dell’accesso a Internet e premere invio.

Premere freccia giù, sei su Apri impostazioni rete ed internet e premi invio.

Si apre la sezione del pannello di controllo per la connessione ad Internet. Con tab, cercare mostra reti disponibili e premere invio.

Viene mostrata la lista delle reti Wi-Fi disponibili, tra cui troveremo sicuramente anche quella con il nome del nostro iPhone.

Seleziona l’hotspot personale del tuo iPhone nella lista delle connessioni WiFi disponibili e premi il tasto applicazioni.

Si apre il menu di contesto, sei su Connetti e premi invio. Inserisci la password prima prelevata o impostata per l’hotspot personale dell’iPhone e premi invio.

Se è stato tutto eseguito in modo corretto come spiegato, il computer si connetterà ad Internet tramite la connettività dati cellulare dello smartphone.

Il nome dell’hotspot personale è quello dello smartphone, quindi del tipo “iPhone di … nome del proprietario”.

Se non sai quale nome è impostato, puoi andare a leggerlo o cambiarlo andando a Impostazioni, Generali, Info, Nome e fai un doppio tocco per poterlo leggere o cambiare.

In qualsiasi momento, puoi disattivare l’hotspot personale e, di conseguenza, disconnetti il dispositivo ad esso connesso. Per farlo, vai di nuovo in Impostazioni, Hotspot personale, entri con doppio tocco e disattivi l’Hotspot personale di iPhone.

La prossima volta che desideri connettere ad Internet il computer tramite Hotspot personale di iPhone, basta andare nelle impostazioni ed attivare l’Hotspot personale.

Software per installare o ripristinare da zero il sistema operativo.

Di seguito vedremo come scaricare il software dal sito della Microsoft per installare Windows 10 in formato ISO, con il Media Creation Tool.

I tecnici di Microsoft hanno provveduto a rilasciare il software aggiornato della versione di Windows 10. In pratica si tratta delle immagini ISO necessarie per creare il supporto DVD per installare le varie versioni del sistema operativo.

Assieme alle nuove versioni di Windows 10, hanno rilasciato anche il Media Creation Tool, software gratuito che consente di scaricare i file ISO. In pratica, si ha la possibilità di preparare un DVD apposito per installare il sistema operativo da zero, oppure aggiornare direttamente a Windows 10 un computer dove è installato un sistema operativo Windows precedente.

Per scaricare questo software dal sito della Microsoft, con un motore di ricerca basta cercare “Media Creation Tool” senza le virgolette. Viene proposto un link che porta alla pagina dalla quale si scarica il file dell’ultima versione disponibile che consente di scaricare il file ISO di Windows 10 della versione che interessa a 32 o a 64 bit.

Attenzione: se non si hanno le competenze giuste per questo tipo di operazioni si consiglia di affidarsi a qualche persona esperta, per evitare inconvenienti in fase di avvio di questo software. Non accade nulla di strano o problemi al computer che si utilizza, ma si potrebbe avviare l’aggiornamento a Windows 10 per il computer in uso, oppure, si potrebbe scaricare inutilmente software non adatto, con sicura perdita di tempo per scaricare il file ISO, ma anche quando si va ad installare il sistema operativo non adatto. Comunque di seguito è indicato come fare per poter scaricare i file ISO di Windows 10 a 32 e a 64 bit.

Lanciando il file MediaCreationTool.exe, si avvia questa utility ed avviene quanto segue:

1. si accetta la licenza, premendo invio sul pulsante accetto che si raggiunge con il tasto tab.

2. Si apre una nuova finestra e si può scegliere di installare Windows 10 sul computer in uso, oppure, si può scegliere di scaricare il software da installare su un altro computer. Le opzioni sono: “Aggiorna il PC ora” e “Crea un supporto di installazione per un altro PC”.

3. Scegliamo la seconda opzione.

4. Premiamo tab fino al pulsante avanti e premiamo invio.

5. dalla finestra che si apre, disattivare la casella di controllo “Usa le opzioni consigliate per questo PC”, per poter fare le scelte che vorremo.

6. si presentano i campi per fare le scelte, campi che possiamo scorrere con il tasto tab.

7. Premendo tab, dopo i pulsanti indietro e avanti, troviamo la scelta della lingua che dovrebbe essere già su Italiano, altrimenti la scegliamo con le frecce.

8. Premendo tab, possiamo scegliere l’edizione: Windows 10, Windows 10 home single language e Windows 10 n.

9. Scegliamo Windows 10. Questa è l’edizione completa e in tutte le lingue.

10. Premiamo tab e scegliamo la versione a 32 o a 64 bit, o entrambe. Se si sceglie entrambe, il file ISO è troppo grande per masterizzare un DVD, quindi, consiglio di scegliere una sola versione, 32 o 64 bit, e magari scaricare due file ISO per le due versioni.

11. Scegliamo 32 bit, premiamo tab fino al pulsante avanti e premiamo invio.

12. Se non stiamo usando un computer con il sistema operativo a 32 bit, quando chiediamo di scaricare la versione a 32 bit, avremo un messaggio di avviso che ci invita a controllare se la versione che stiamo scaricando è quella che ci serve. Si presenta un pulsante OK, con la sola possibilità di premere invio per proseguire. Premiamo invio.

13. Scegliamo File ISO, premiamo tab fino al pulsante avanti e premiamo invio.

14. Si apre la procedura per salvare il file, quindi, scegliamo il nome del file che di default è windows.iso. Come nome consiglio di scegliere windows10x86.iso per la versione a 32 bit, e windows10a64bit.iso per la versione a 64 bit. Scegliamo in quale disco e in quale cartella salvare e premiamo invio sul pulsante salva che raggiungiamo con il tasto tab.

15. Siccome si tratta di un file molto grande, la procedura scarica il file in background e ci avvisa che possiamo continuare a lavorare con il computer.

Nota bene:

– Quando è terminato il download del file ISO, si apre una finestra che consente di poter masterizzare il file ISO su un supporto DVD. Se non si deve creare subito il disco, premiamo tab fino al pulsante fine e premiamo invio. Premendo alt più F4 facciamo prima.
– Alla chiusura della finestra, siamo avvisati che il software sta facendo una operazione di pulizia. In pratica sta cancellando dalla cache i file usati per la procedura di download del file ISO.
– Quando è terminato il download del file ISO per l’installazione di Windows 10 a 32 bit, se ci occorre anche il software a 64 bit, si ripete tutta la procedura sin qui vista, ma al punto 11, si sceglie di scaricare il file ISO per la versione di Windows 10 a 64 bit.

Una volta ottenuti i due file ISO, abbiamo a disposizione in ogni momento il software per installare il sistema operativo Windows 10. Infatti, con i due file ISO si può creare il supporto DVD che ci serve ed installare da zero Windows 10. Questa operazione deve essere eseguita qualora si dovesse formattare la macchina, oppure, se, passati a Windows 10 da Windows 7 o Windows 8.1, si dovesse notare un rallentamento eccessivo del sistema operativo e si avesse bisogno di installare Windows 10 da zero.

Assistente vocale e display braille.

Per utilizzare una riga braille, senza installare uno screen-reader nel sistema operativo, non è possibile e non si può leggere in braille il testo a schermo. La ragione è molto semplice: il display braille senza il software apposito non può comunicare con il computer.

Con l’ultima versione del sistema operativo, avendo disponibile uno screen-reader che consente ad un disabile visivo di usare il computer senza dover installare necessariamente lettori di schermo realizzati da terze parti come Jaws o NVDA, si rende possibile anche usare un display braille.

Microsoft ha da tempo comunicato che è ora possibile interfacciarsi con lo screen reader in italiano chiamato assistente vocale anche con un display braille. In sostanza, la Microsoft ha deciso di implementare direttamente nell’installazione di sistema la possibilità di scaricare il software brltty, con il quale l’assistente vocale si interfaccerà per gestire anche i display braille.

Per poter abilitare il supporto al braille, occorre avviare l’assistente vocale premendo control più Windows più invio. Se tale combinazione non funzionasse, provare con Windows più Invio. Se l’assistente vocale non fosse abilitato all’avvio con la combinazione di tasti, occorre aprire le impostazioni con la combinazione di tasti Windows più i. Si apre il pannello di controllo, quindi, premere tab e siamo sull’elenco delle impostazioni. Premere freccia destra per scorrere le impostazioni. Selezionare accessibilità e premere invio.

A questo punto, nella finestra che compare a schermo, siamo sul campo editazione. Premiamo tab e siamo sulla voce Visione.

Con freccia giù, selezionare assistente vocale e premere barra spazio o invio.

Spostarsi con il tasto tab fino a trovare il pulsante scarica ed installa braille (download and install braille, o dicitura simile).

Premuto invio su questo pulsante, viene installato il software brltty, il noto screen reader per display braille multipiattaforma.

Ad installazione conclusa, al posto del pulsante scarica ed installa braille comparirà il pulsante abilita braille (enable braille), e va attivato.

Successivamente, sempre muovendosi con il tasto tab in questa finestra, si deve selezionare il display braille che si utilizza, dopo aver premuto sul pulsante aggiungi display braille, (add braille display).

Nella finestra di dialogo che appare a schermo, selezionare prima il costruttore e poi il tipo di porta di comunicazione usata dal display braille. Infine, va selezionata la lingua e la tabella braille preferita.

Se è stato fatto tutto come descritto, e non ci sono altri intoppi, l’assistente vocale a questo punto mostrerà le informazioni anche sulla riga braille.

Se non si è pratici di queste installazioni, si consiglia di andarci con calma o di farsi aiutare da qualche persona pratica o che lo ha già fatto, per non perdere tempo inutilmente.

Vi rimando alla prossima per svelarvi altre funzionalità nascoste di questo nuovo sistema operativo che ormai nuovo non è più.

Nunziante Esposito, nunziante.esposito@uici.it

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